Comunicato IX Congresso di Medicina Democratica Movimento di Lotta per la Salute Onlus
Il IX Congresso di Medicina Democratica, tenuto presso l’ex OPG di Napoli (20-22 aprile 2018),si è avviato dalla prospettiva di tre leggi fondamentali per la difesa del diritto alla salute, approvate grazie alle lotte degli anni ’60 e ’70: la riforma sanitaria (legge 833), la chiusura dei manicomi (legge 180), il diritto sulla procreazione (legge 194).La riforma sanitaria ricordiamo, basa la difesa della salute sulla tutela delle condizioni occupazionali, abitative, ambientali, sociali e di istruzione, da considerare in modo integrato (Dichiarazione di Alma Ata del 1978; Carta di Ottawa 1986). Solo questo orientamento permette di attuare la prevenzione dei rischi presenti sul lavoro o in un territorio(discariche, emissioni nocive, assenza di servizi sanitari) la cui rimozione deve divenire obiettivo di iniziative popolari autogestite e coordinate dalle rappresentanze sociali. Sono esempio della capacità di costruzione della salute dal basso le Unità Spinali di cura delle lesioni midollari e riabilitazione; dopo avere contribuito alla loro costruzione in ambito ospedaliero con Gabriella Bertinia Firenze, MD difende il mantenimento delle Unità Spinali in tutta Italia con le associazioni di settore per il riconoscimento del diritto dei disabili a una vita senza barriere.
L’aziendalizzazione, l’estensione eccessiva dei territori di riferimento e la direzione manageriale delle ASL riducono la partecipazione e separano l’espressione del bisogno socio sanitario dalla decisione di come soddisfarlo, mentre una gestione corretta del SSN prevedrebbe la redistribuzione dei servizi,in contrasto con il modello basato sui volumi delle prestazioni, che paga la malattia.
L’intervento sulla salute mentale (legge 180) a 40 ani dalla legge è disarticolato e poco efficace, con pratiche che continuano a provocare sofferenze senza risolvere il disagio (contenzione, uso estensivo dei TSO, ricorso massivo agli psicofarmaci), aggravati dallo smantellamento del servizio pubblico. La restituzione alla socialità di spazi come l’OPG di Napoli,occupato nel 2008 e riaperto a Mater dei,mostra che le norme che ne hanno determinato la chiusura non hanno risolto problemi degli ex internati. Fino alla rinascita autogestita, rappresentava lo scheletro di un’istituzione totale, sede di sofferenze indotte, un crimine di pace che la mobilitazione ha interrotto riconsegnando alla comunità una struttura aperta ai bisogni soprattutto della sua parte più disagiata.
Napoli,nonostante le difficoltà economiche dell’Amministrazione,è capace di iniziative per il benessere collettivo come la denuclearizzazione del porto, la consulta sulla salute, il contrasto alla privatizzazione. Le recenti delibere della Lombardia sulla gestione dei malati cronici costituiscono al contrario l’escalation di una privatizzazione distruttiva del SSN, che si propone con arroganza come estensibile a livello nazionale ma autoritaria,inefficiente e finalizzata allo smantellamento degli Articoli 3 e 32 della Costituzione. La mercificazione della salute in Lombardia è un attacco alla Democrazia,sottovalutata anche da parti sociali già protagoniste con le lotte operaie della riforma sanitaria. I Sindacati Confederali accettano nei rinnovi contrattuali l’introduzione delle assicurazioni integrative, senza riconoscerle come sostitutive del SSN e destinate a corroderlo. MD lotta contro la privatizzazione,agendo con tutti gli strumenti democratici per sostenere iniziative come la campagna Dico 32 e realtà associative nazionali e internazionali come Rete sostenibilità e salute e Rete europea, contro la commercializzazione della salute,per riaffermare le funzioni di legge del SSN: prevenzione, cura e riabilitazione sostenute dalla Fiscalità Generale Progressiva.
Esempio di negazione dell’autodeterminazione in sanità è la legge sulle vaccinazioni coercitive, che ha trasformato una normale pratica terapeutica preventiva in una forma di TSO a discrezione politica,in assenza di un confronto scientifico che insieme ai vantaggi e all’efficacia delle singole vaccinazioni prendesse in esame anche i possibili danni da effetti avversi, spacciando per scienza l’imposizione di u npensiero riduzionista in assenza di pericolo epidemico. Il diritto alla autodeterminazione è aggredito oggi anche con gli attacchi alla legge 194, che movimenti come Non una di meno e Obiezione Respinta contrastano difendendo la libertà di scelta e di contraccezione stabilita per legge.
In difesa dell’ambiente e della salute sul lavoro, l’intervento di MD fino dal processo di Porto Marghera ha reso i movimenti ambientalisti e di tutela dei lavoratori protagonisti di forme avanzate di giurisprudenza. La controreazione in atto, in particolare nei processi per l’amianto, ha portato ad arruolare scienziati prezzolati per disconoscere i reati ambientali. MD dà voce alle realtà operaie contro congetture scientificamente insostenibili –come quella della dose killer per l’innesco del mesotelioma–per evitare il regresso del diritto che nega il riconoscimento di colpa per danni subiti dai lavoratori esposti a nocività note da oltre un secolo. Siamo impegnati a dimostrare la non scientificità di queste affermazioni e a far conoscere agli operatori di giustizia lo stato della ricerca sull’effetto dei cancerogeni industriali, chiarendo la relazione causale fornita dagli studi epidemiologici. I periti diparte vanno obbligati a dichiarare i compensi ricevuti per valutare i reali interessi in campo e la loro retribuzione adeguata a quelle dei periti del tribunale.
Nell’esposizione a cancerogeni occupazionali e ambientali MD sostiene il MAC zero,ovvero che nessun limite di concentrazione è ammissibile per queste sostanze. Se ci sono risultati in questa direzione, come il regolamento REACH dell’UE sull’obbligo di dimostrazione della sicurezza prima del commercio di una nuova sostanza e non dopo la conta delle vittime, molto resta da fare per estendere il principio nei paesi dove sono state trasferite le nocività e per evitare che i limiti di esposizione a sostanze pericolose siano considerati leciti, ovvero determinanti di innocuità per legge nonostante le evidenze epidemiologiche e tossicologiche come accade per il glifosato nell’UE .Dimostrare il nesso tra esposizione lavorativa e residenziale a sostanze tossiche e lo stato di salute dei singoli e delle collettività, è il punto di partenza per ogni evoluzione della salute in seno alla comunità, come sancito dall’art. 32 della Costituzione. MD ha costruito il suo ruolo a fianco dei movimenti autorganizzati svelando queste connessioni e proponendo soluzioni socioeconomiche alternative fondate sulla conoscenza scientifica. Contrastiamo tesi come la non democraticità della scienza emersa nella discussione sull’estensione coercitiva dei vaccini. La scienza dev’essere democratica e sottoposta a valutazione collettiva affinché sia diretta al miglioramento della condizione umana in ogni ambito di vita e lavoro nel rispetto dei limiti planetari integrando ambiente e salute per consegnare un mondo fruibile alle generazioni future.
MD è solidale con i migranti che fuggono da guerre e miseria, e lotta per la difesa dei diritti di ogni popolo e minoranza contro guerre, fascismi, razzismo e xenofobia. La massima nocività industriale è costituita dalla produzione delle armi e la massima degenerazione della scienza è il suo uso nella produzione di armi sofisticate e devastanti.
Da queste considerazioni emergono i capisaldi del programma di MD per il prossimo triennio:
- Combattere le stragi sul lavoro (oltre 1000 morti all’anno per infortuni e migliaia per tumori professionali misconosciuti) aiutando i lavoratori a riprendere potere, appoggiando le esperienze di autogestione e le lotte per la difesa della Salute, ricostruendo un rapporto con medici e tecnici, trasferendo le competenze dell’INAIL per il riconoscimento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali alle AUSL (Dipartimenti di prevenzione), previste dalla legge 833/1978.
- Istituire una Procura Unica Nazionale per gli infortuni e le malattie professionali lottando per il diritto alla tutela sindacale, contro la precarietà e la centralità del profitto, a partire dalla reintroduzione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori; introducendo nell’ordinamento penale i reati di vessazioni e molestie morali e di omicidio sul lavoro; emendando il D.Lgs 81/08 con un’area specifica sul rischio da cattiva organizzazione del lavoro con riferimento allo stress occupazionale e alle vessazioni lavorative con obbligo di valutare il rischio tenendo conto delle soggettività e del parere vincolante degli RLS, per i quali è necessario prevedere poteri maggiori; riformando la figura del Medico competente aziendale da sottrarre alla dipendenza dai datori di lavoro; riformando il meccanismo della prescrizione il cui computo per reati come l’omicidio lavorativo non potrà iniziare prima della sentenza di primo grado.
- Istituire gruppi di lavoro per definire obiettivi sociali nella ricerca scientifica e nel suo finanziamento, con forum permanenti su lavoro, ricerca e lotta per il MAC Zero per cancerogeni, teratogeni e mutageni, proseguendo le vertenze per verità e giustizia a fianco delle vittime sul lavoro, contrastando la deriva ascientifica che nega giustizia ai lavoratori danneggiati dalle esposizioni nocive, amianto in primis.
- Combattere privatizzazione e mercificazione della salute, promuovendo pratiche democratiche nella definizione degli obiettivi sanitari, estendendo la delibera della Consulta Sanità di Napoli nei comuni italiani e l’istituzione di Case della Salute come luoghi di partecipazione,collaborando con le reti italiane ed europee.
- Promuovere una campagna contro le assicurazioni sanitarie integrative,denunciandone il ruolo corrosivo nei confronti del SSN, invitando i sindacati a recedere dall’appoggio fornito nei contratti nazionali,contrastando la crescita della medicina ipertecnologica a scapito dell’accesso per tutti a servizi base di qualità, restituendo alla medicina preventiva il ruolo centrale nel SSN; collaborando con le associazioni che si battono per l’accesso universale alle cure, modificando gli accordi internazionali sulla proprietà intellettuale (TRIPs) che lasciano alle multinazionali il monopolio dei farmaci e favorendo la rinascita dell’industria farmaceutica pubblica.
- Combattere l’inquinamento industriale con le bonifiche e la riconversione ecologica dell’economia,e quello cittadino uscendo dall’uso dei combustibili fossili per le autovetture con l’estensione dei mezzi pubblici,per una mobilità che privilegi i pendolari e la sicurezza contro le grandi opere che devastano territorio e ambiente e contro gli inceneritori nella gestione dei rifiuti, puntando a riduzione, riuso, recupero e riciclo.
- Perseguire in agricoltura la fuoriuscita dall’uso di pesticidi e OGM per la riconversione biologica e la salvaguardia della biodiversità; combattere deforestazione e desertificazione secondo i principi dell’ecologia integrata con le dimensioni umane e sociali, difendendo i beni comuni e riappropriandosi dell’acqua pubblica.
Napoli, 22 aprile 2018 – Assemblea dei soci di Medicina Democratica Movimento di Lotta per la Salute Onlus