Dossier “1970” Cronologia dell’anno 1970

Il 1970 in generale

All’inedita e formidable fioritura di interesse e di sensibilità collettiva verso la problematica ecologica che si verifica nel corso del 1970 contribuisce il contemporaneo verificarsi di tre iniziative nate e sviluppatesi in Europa e negli Stati Uniti indipendentemente tra loro e con finalità diverse: l’Anno europeo della natura, la “conversione ambientalista” di Richard Nixon e la Giornata della terra.

L’Anno europeo della natura

Sulla base di una discussione avviata due anni prima, nel 1966 il Consiglio d’Europa decreta che il 1970 sarà l’Anno europeo per la conservazione della natura, finalizzato ad accrescere la consapevolezza delle opinioni pubbliche e dei governi riguardo ai problemi del degrado delle risorse naturali e del paesaggio. Quattro anni di intenso lavoro diplomatico e organizzativo preparano le migliaia di iniziative che si svolgono poi nel corso del 1970 nei diciotto paesi membri, cioè Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Francia, Germania ovest, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Svezia, Svizzera, Turchia. L’evento più importante è la grande conferenza internazionale che si tiene a Strasburgo dal 9 al 12 febbraio, ma lo spettro delle iniziative è vastissimo e comprende un gran numero di azioni mirate alla sensibilizzazione in particolare dei giovani, dei mezzi di informazione e delle comunità locali. Grazie a questa impostazione, l’impatto dell’Anno europeo per la conservazione della natura finisce con l’essere profondo e duraturo e contribuisce in modo decisivo alla “svolta” ecologica costituita dall’anno 1970.

La “conversione ambientalista” di Richard Nixon

Andando incontro a una domanda di politiche ambientali da qualche anno in forte crescita e sperando di poter in questo modo alleggerire l’amministrazione dalla crescente impopolarità dovuta all’andamento della guerra in Vietnam, il presidente americano Richard Nixon dispiega un intenso sforzo di legislazione ambientale che susciterà eco ed emulazioni in molti paesi del mondo e in diverse sedi internazionali. Il primo gennaio entra in vigore il National Environmental Policy Act, una legge di carattere generale approvata il 2 marzo dell’anno precedente che tra le altre cose impone l’obbligo di valutazione di impatto ambientale per ogni provvedimento che possa avere impatto sull’ambiente e istituisce il Council on Environmental Quality-CEQ che assiste il presidente sulle questioni ambientali. Il 22 gennaio Nixon dedica più di un terzo del Discorso sullo stato dell’Unione alla questione ambientale – se ne veda la traduzione nella sezione “Documenti” di questo numero di “altronovecento” – e il 9 luglio propone l’Environmental Protection Agency, destinata a unificare 15 importanti programmi federali come branca operativa del governo federale. La nuova, storica, agenzia entra in funzione il 2 dicembre. Il 18 dicembre viene approvato il Clean Air Act che tra l’altro istituisce il National Ambient Air Quality Standards-NAAQS il cui obiettivo è proteggere l’ambiente e la salute collettiva e impone un termine di sei anni alle imprese automobilistiche per produrre un motore che abbatta l’inquinamento del 90%. Il 29 dicembre viene costituita infine, all’interno del dipartimento del lavoro, l’Occupational Health and Safety Administration-OSHA con il compito di controllare e regolare la sicurezza sul lavoro e in particolare l’esposizione alle sostanze nocive. L’approvazione e la messa in opera di queste misure vengono accompagnate da un formidabile sforzo di immagine sia all’interno degli Stati Uniti che a livello internazionale e questo spinge molti governi del blocco atlantico a mettere in cantiere o ad adottare misure analoghe. L’organizzazione dei paesi industrializzati (OCSE) crea ad esempio al suo interno un comitato ambientale, il governo della Germania Federale istituisce un comitato consultivo sulle questioni ambientali, la Gran Bretagna istituisce un vero e proprio ministero dell’ambiente (il primo in Europa) mentre l’anno seguente il Giappone istituisce un’agenzia per la conservazione della natura e la Danimarca e la Francia istiuiscono un proprio ministero dell’ambiente. Nel 1972 ministeri con funzioni analoghe saranno invece istituiti in Germania Democratica, Norvegia e Austria.

La Giornata della terra

Tra l’agosto e il settembre del 1969 il senatore democratico del Wisconsin Gaylord Nelson concepisce e lancia un grande teach in nazionale sui temi dell’ambiente, cioè una giornata nazionale in cui – in varie città del paese – si terranno lezioni collettive ed eventi di vario tipo: l’Earth Day La data prescelta è il 22 aprile 1970. L’iniziativa ottiene grande risonanza già nella fase di preparazione tanto che iniziative analoghe vengono programmate per lo stesso giorno in altri paesi del mondo e ovunque esse ottengono un successo insperato che dona loro una visibilità mediatica globale.

Gennaio

Italia. Raccolta di firme contro l’uccellagione

WWF Italia, LeNaCDU e Italia Nostra raccolgono 500.000 firme contro la ripresa dell’uccellagione: l’iniziativa fallisce ma costituisce un’esperienza seminale per l’ambientalismo italiano.

1 gennaio

Italia. Nucleare a Caorso

L’Enel inaugura il cantiere per la costruzione della quarta centrale nucleare italiana, a Caorso, in provincia di Piacenza. I lavori termineranno, tra numerosi problemi e rallentamenti, il 23 maggio 1978 ma la centrale inizierà a produrre energia elettrica commerciale soltanto il 1° dicembre 1981.

Stati Uniti. Nixon firma il NEPA

Il presidente degli Stati Uniti Richard Nixon promulga il National Environmental Policy Act, già approvato nel marzo precedente, che obbliga il governo federale a rivedere tutte le sue attività sulla base delle loro implicazioni ambientali.

Svezia. Bando del DDT

La Svezia bandisce per un periodo provvisorio di due anni gran parte degli usi del DDT.

22 gennaio

Stati Uniti. La questione ambientale nel Discorso sullo stato dell’Unione

Con una mossa inattesa e inedita il presidente Nixon dedica la parte finale del Discorso sullo Stato dell’Unione alla questione ambientale e alle politiche della sua amministrazione per affrontarla.

Febbraio-dicembre

Italia. Quotidiani e riviste “scoprono” l’ecologia

A testimonianza di un rapido aumento di interesse il termine “ecologia” compare per la prima volta sulla stampa italiana nella sua accezione politica e si diffonde rapidamente come termine di uso comune. Il primo marzo il “Corriere della Sera” dedica il più importante articolo della terza pagina a una corrispondenza da New York di Ugo Stille sulla “sfida americana all’inquinamento”. Da quel momento il termine ecologia ricorrerà sempre più di frequente nelle colonne del più diffuso quotidiano italiano, peraltro all’epoca di proprietà di un’ambientalista convinta come Giulia Maria Mozzoni Crespi. Nel quotidiano della famiglia Agnelli, “La Stampa”, il termine compare per la prima volta in febbraio ma la sua consacrazione definitiva avviene grazie a un editoriale di Alberto Ronchey del 12 agosto. A sinistra “Rinascita” si accorge della questione il 26 giugno con un articolo di Giovanni Berlinguer e poi il 25 agosto col primo articolo sul quotidiano “l’Unità”. Il 5 dicembre per la prima volta in assoluto nella sua storia l’autorevole e antico quindicinale dei gesuiti, “La Civiltà Cattolica”, dedica un saggio alla necessità di proteggere la natura e conservare le risorse, scritto da padre Bartolomeo Sorge. Gli articoli seminali di Berlinguer e di Sorge sono riprodotti nella sezione “Documenti” di questo numero di “altronovecento”.

1 febbraio

Stati Uniti. La copertina di “Time” dedicata a Barry Commoner

Ancora a testimonianza della crescente popolarità dei temi ambientali la prestigiosa copertina della rivista statunitense “Time” viene dedicata per la prima volta a un ecologista. Si tratta di Barry Commoner, chimico e portatore di una visione piuttosto radicale della crisi ecologica che avrà modo di manifestarsi pienamente l’anno dopo con la pubblicazione dell’opera The Closing Circle. Nature, Man, and Technology.

9-12 febbraio

Europa. Conferenza di Strasburgo

Si tiene a Strasburgo la Conferenza Europea sulla conservazione della natura Strasburgo, momento culminante dell’Anno europeo indetto dal Consiglio d’Europa. Del comitato d’onore fanno parte tra gli altri, in rappresentanza dei rispettivi paesi, Filippo d’Edimburgo, il ministro dell’interno tedesco Genscher, il primo ministro francese Chaban-Delmas, il primo ministro irlandese Lynch, il principe Charles di Lussemburgo, il principe Bernardo d’Olanda e il primo ministro norvegese Borten. Le sessioni di lavoro sono quattro e riguardano gli effetti ambientali delle agglomerazioni urbane, dell’industria, dell’agricoltura e della selvicoltura, delle attività turistiche. La Conferenza si conclude con l’approvazione di una Dichiarazione sull’uso del territorio e dell’ambiente umano che si può leggere nella sezione “Documenti”.

28 febbraio

Francia. Charles Pompidou sulla scia di Nixon

Il presidente francese Georges Pompidou tiene un discorso a Chicago nel corso del quale dichiara che “la natura ci appare sempre meno come la temibile forza che l’uomo all’inizio di questo secolo sta cercando di dominare sin dall’inizio di questo secolo e sempre più invece come un quadro prezioso e fragile che deve essere protetto affinché la terra rimanga abitabile per l’umanità”. Il 7 gennaio 1971 Pompidou nominerà Robert Poujade come Ministro delegato alla protezione della natura e dell’ambiente.

12 marzo

Mondo/Giappone. La Tokyo Resolution

Il cogresso della International Social Science Council on Environmental Issues che si tiene a Tokyo approva una risoluzione secondo la quale “Ogni individuo ha diritto a un ambiente che non sia dannoso per la sua salute e il suo benessere e non metta in pericolo la natura o la sua qualità estetica”. Il Giappone partecipa della mobilitazione e delle iniziative ambientaliste: a luglio si tiene una manifestazione per la morte di bambini a Tokyo a causa dello smog fotochimico; a novembre il governo presenta quattordici proposte di legge sull’inquinamento che vengono tutte approvate dal Parlamento; il primo luglio dell’anno seguente viene istituita un’Agenzia per la conservazione.

22-23 aprile

Stati Uniti/Mondo. L‘Earth Day

L’Earth Day – la Giornata della terra indetta da Gaylord Nelson – segna l’esordio per il movimento ambientalista internazionale: circa 20 milioni di persone scendono nelle piazze di tuto il mondo per celebrare l’evento. Da allora l’Onu celebrerà annualmente la Giornata mondiale della Terra, a cui oggi aderiscono oltre 170 paesi. Proprio in occasione del primo Earth Day la Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche organizza a Milano, il 22 e 23 aprile, il convegno internazionale L’uomo e l’ambiente cui partecipano 1.600 persone e nel quale intervengono personalità come il presidente dell’Uicn Harold J. Coolidge, il ministro della ricerca scientifica Camillo Ripamonti, il filosofo ed economista tedesco Ernst Friedrich Schumacher che diverrà poco dopo celebre a llivello mondiale per la raccolta di saggi Small is Beautiful, lo zoologo svedese Kai Curry-Lindahl, anch’egli destinato presto a larga fama internazionale per l’operaConservation for Survival: An Ecological Strategy (trad. it.Conservare per sopravvivere, Milano, Rizzoli, 1974), l’economista Emilio Gerelli, pioniere in Italia dell’economia dell’ambiente, il botanico Valerio Giacomini, direttore della rivista “Natura e società” e molte altre ancora. Gli atti dell’incontro, che risulta pionieristico in Italia sia per la tematica sia per la dimensione internazionale, vengono pubblicati l’anno seguente a cura di Giorgio Nebbia presso l’editore Tamburini di Milano. In questo numero di “altronovecento” pubblichiamo l’intervento di Valerio Giacomini.

4 giugno

Italia. Amintore Fanfani sulla scia di Nixon

Nel corso di un discorso tenuto ad Arezzo il presidente del Senato e leader della Democrazia Cristiana Amintore Fanfani cita “l’allarme degli scienziati per lo squilibrio delle forze naturali” e la necessità dei popoli “a organizzarsi per la vita”. Nel marzo dell’anno seguente, sulla scia delle iniziative avviate dal presidente statunitense Nixon, Fanfani promuoverà e presiederà una Commissione speciale del Senato per l’ecologia. La Commissione lavorerà intensamente per oltre due mesi con audizioni e dibattiti di notevole qualità che verranno pubblicati successivamente in tre grossi volumi, ma non avrà né continuità né effetti concreti degni di nota.

Giugno

Francia. Il “caso Vanoise”

Esplode in Francia un aspro conflitto tra i sostenitori dell’inviolabilità della zona centrale del parco nazionale alpino della Vanoise e le società di imprenditori che, con il sostegno di gran parte del mondo politico nazionale, intendono costruire impianti scioviari all’interno dell’area protetta. Lo scontro, partito a livello locale, arriva a toccare la presidenza della Repubblica e assume grande visibilità. Alla fine gli impianti verranno costruiti, sia pure in forma ridotta, ma “Il caso del Parco Nazionale della Vanoise diviene una pietra miliare nella storia della strutturazione politica delle questioni ambientali in Francia” come affermerà Florian Charvolin. Costretto dalla gravità della vicenda il presidente Pompidou si vede costretto a dichiarare il 10 giugno in parlamento che “la Francia è estremamente fortunata ad avere ampi spazi che sono ammirevoli nella loro diversità. Un’azione decisa contro i guasti a loro arrecati è parte costitutiva della politica ambientale, il cui scopo è quello di garantire che la società di domani sia umana”.

Francia. Le 100 misure

La commissione nominata il 24 ottobre 1969 dal primo ministro Jacques Chaban-Delmas presenta al consiglio dei ministri l’elenco delle “100 misure” da prendere per affrontare la crisi ecologica. Tali misure rappresentano un primo tentativo di aggregare strumenti di azione pubblica, di sperimentazione locale e di pianificazione, tanto più importanti in quanto precedono la creazione di un ministero apposito. È attraverso di esse che i mezzi di comunicazione di massa diffonderanno per la prima volta presso il pubblico il termine “ambiente”.

18-19 giugno

Italia. Convegno Eni-Isvet sull’inquinamento

I risultati di un’indagine condotta dall’Isvet per conto dell’Eni vengono presentati in un convegno al Palazzo dei Congressi di Roma intitolato “L’intervento pubblico contro l’inquinamento atmosferico”.

11 luglio

Francia. Nascita degli Amis de la Terre

Nascono formalmente a Parigi gli Amis de la Terre a imitazione dell’associazione statunitense fondata l’anno precedente da David Brower. Si tratta di una novità importante che testimonia da un lato la rapida internazionalizzazione della questione ambientale, una sua maturazione in senso spiccatamente politico e la conquista di importanti strati di opinione pubblica. Nel comitato d’onore degli Amis de la Terre accettano infatti di entrare figure di assoluto prestigio come l’ex direttore del Muséum d’histoire naturelle Jean Dorst, il famoso etnologo Claude Lévi-Strauss, l’etologo Konrad Lorenz che riceverà nel 1973 il premio Nobel, il naturalista Théodore Monod e il biologo Jean Rostand.

5 ottobre

Germania. “Der Spiegel” dedica la copertina alla crisi ecologica

Analogamente a quanto fatto in America da “Times” a febbraio la rivista tedesca “Der Spiegel” dedica per la prima volta la sua prestigiosa copertina alla questione ambientale (“ambiente avvelenato”) considerandola una nuova grande questione politica per la Germania.

15 ottobre

Gran Bretagna. Creazione del ministero

Il governo conservatore guidato da Edward Heath crea il Department of the Environment fondendo il Ministry of Housing and Local Government, il Ministry of Transport e il Ministry of Public Building and Works. E’ il primo ministero dell’ambiente del mondo.

2 novembre

Germania. La battaglia contro il nucleare civile

In Europa l’opposizione al nucleare civile inizia a organizzarsi sul campo: il quotidiano tedesco “Süddeutsche Zeitung” intitola: “Battaglia nucleare attorno alla centrale di Würgassen”.

16 novembre

Città del Vaticano. Primo intervento papale sulla crisi ecologica

Avvisaglie di una possibile svolta nell’atteggiamento della Chiesa cattolica, finora sostanzialmente muta, verso le questioni ambientali. Papa Paolo VI, rivolge un impegnativo discorso ai dirigenti e al personale della FAO, a Roma nel quale quella ecologica viene considerata come una problematica globale e persino potenzialmente catastrofica. Tre giorni dopo il cardinale Roy, presidente della Commissione pontificia “Iustitia et pax” invia un messaggio di tono analogo al segretario dell’ONU, U Thant, in occasione del lancio del secondo decennio dello sviluppo. Nei giorni successivi, infine, il gesuita Bartolomeo Sorge, rompe l’assoluto silenzio tenuto negli anni dalla più importante rivista vaticana, “La civiltà cattolica”, con un lungo e impegnativo saggio (“La crisi ecologica. Un problema di scienza e di cultura”) che a partire dal commento del discorso di Paolo VI, esamina ampiamente e con dovizia di citazioni l’intera problematica ambientale.

20 novembre

Italia. Morte di Alessandro Ghigi

Alessandro Ghigi, muore nella sua Bologna a 95 anni, fino all’ultimo attivo presidente della Commissione per la protezione della natura del Cnr da lui fondata vent’anni prima. Gli succede Giuseppe Montalenti.

Italia. Pro natura crea la rivista “Natura e società”

La Federazione Pro Natura, presieduta da Valerio Giacomini, decide di dotarsi di un bollettino mensile. Nasce così “Natura e società” la cui direzione viene affidata al giornalista e scrittore Dario Paccino, autore due anni dopo del fortunato L’imbroglio ecologico. Per diversi anni la rivista svolgerà un importante ruolo di animazione e di stimolo, con una forte connotazione politica.

31 dicembre

USA. Ampliamento del Clean Air Act

Il Congresso approva una nuova e molto più stringente versione del Clean Air Act in vigore sin dal 1963. Esso prevede per la prima volta un insieme di standard per la qualità dell’aria dai quali non è possibile derogare.