Dossier “Economia circolare” — Presentazione

economia circolare

Ci sembra di un certo interesse e di attualità affrontare qui il tema della cosiddetta “economia circolare” che viene spesso proposta come la soluzione della crisi ecologica. Gli approfondimenti che proponiamo condividono il filo conduttore di un’analisi critica il più possibile argomentata e documentata, attitudine che del resto appartiene alla storia di “Altronovecento”, e riprendono in gran parte un dossier uscito in cartaceo sulla rivista dei Missionari Saveriani, “Missioneoggi”,n. 2, marzo-aprile 2020.

Dopo un opportuno inquadramento storico redazionale della tematica, il dossier si apre con un contributo di Don Bruno Bignami, Presidente della Fondazione Don Primo Mazzolari e responsabile Cei per la Pastorale del lavoro, sulla nuova visione della questione ambientale introdotta dall’Enciclica Laudato si’ di Francesco. Seguono poi una serie di saggi specifici su alcune delle problematiche in cui si declina l’economia circolare: il tema energetico e dei fossili, a cura di Mario Agostinelli, Presidente dell’Associazione Energia felice e animatore dell’Associazione Laudato Si’; la propagandata svolta green di Eni rivisitata criticamente da Maura Peca e Andrea Turco dell’Associazione A Sud di Roma (contributo, questo, non presente nel dossier di “Missioneoggi”); la filiera degli autoveicoli dalla produzione alla demolizione a cura di Marco Caldiroli, tecnico d’igiene, Presidente di Medicina democratica; i rifiuti urbani visti nella prospettiva della loro prevenzione, riduzione e recupero come materia, senza combustioni, da Massimo Cerani, docente, ingegnere, esperto di gestione dei rifiuti. Il dossier quindi si chiude con due riflessioni di carattere generale: una sul rischio che anche l’economia circolare si riveli un ennesimo “imbroglio” a cura di Marino Ruzzenenti della redazione di “Altronovecento” e collaboratore della Fondazione Micheletti; l’altra, di Paolo Cacciari, giornalista e militante ambientalista, sul grande interrogativo se il sistema capitalistico sia in grado di fare davvero pace con l’ambiente.