Gunther Anders
Gunther Stern, che assume negli anni Trenta lo pseudonimo di Gunther Anders, nasce a Breslavia da Clara e William Stern, entrambi psicologi. Il padre, inoltre, era docente universitario. Anders svolge gli studi liceali dapprima a Breslavia e successivamente, dal 1915, ad Amburgo. Qui inizia a frequentare l’università, seguendo, in particolare, i corsi di Cassirer e di suo padre. Nel 1922 lascia Amburgo per Friburgo, dove assiste alle lezioni di Husserl e di Heidegger. Nel 1924 discute la tesi di dottorato con Husserl.
Nel 1925 si reca a Marburgo dove conosce Hannah Arendt, che diventerà sua moglie. Intanto nel 1928 esce il suo primo libro dedicato all’ontologia della conoscenza.
Alla fine degli anni Venti inizia a collaborare a diversi giornali berlinesi firmandosi dai primi anni Trenta Anders. L’avvento al potere dei nazisti e il conseguente timore di essere perseguitato per la sua origine ebraica spingono Anders a lasciare la Germania per la Francia. Egli infatti, nel 1933, si reca a Parigi dove pubblica in francese la rielaborazione di due conferenze tenute nella capitale francese con il titolo Une interprétation de l’a Posteriori et Pathologie de la Liberté. Dopo la separazione da Hannah Arendt, nel 1936 va negli Stati Uniti dove svolge diversi lavori. Fondamentale è l’esperienza della catena di montaggio che costituirà la base per le successive riflessioni critiche sulla tecnica e sull’alienazione contemporanea. Scrive, però, anche alcuni saggi dedicati all’esperienza artistica: Homeless Sculpture, Kafka pro und contra e Mensch ohne Welt. Nel 1948 sposa Elisabeth Freundlich. Torna in Europa nel 1950 e si stabilisce a Vienna dove vivrà fino al 1992 anno della sua morte. A partire dagli anni Cinquanta intensifica il suo impegno pacifista a favore del disarmo atomico. Nel 1956 pubblica il primo volume de L’uomo è antiquato cui farà seguito,nel 1980, il secondo. Risale al 1959 l’inizio dello scambio epistolare con uno dei piloti che aveva partecipato al bombardamento di Hiroshima. Lettere che, poi,verranno raccolte in La coscienza al bando. Il carteggio del pilota di Hiroshima Claude Eatherly e di Gunther Anders. Anders continua a riflettere sul mutamento antropologico ed etico provocati dalla tecnica senza, però, sottrarsi all’impegno militante.
BIBLIOGRAFIA
Principali opere tradotte in italiano
Essere o non essere. Diario di Hiroshima e Nagasaki, Einaudi, Torino 1961.
La coscienza al bando. Il carteggio del pilota di Hiroshima Claude Eatherly e di Gunther Anders, Einaudi, Torino 1962.
Opinioni di un eretico, Theoria, Napoli 1991.
Uomo senza mondo. Scritti sull’arte e la letteratura, Spazio Libri, Ferrara 1991.
L’uomo è antiquato. Sulla distruzione della vita nell’epoca della terza rivoluzione industriale, vol. II, Bollati Boringhieri, Torino 1992.
Patologia della libertà. Saggio sulla non-identificazione, Palomar, Bari 1994.
Noi figli di Eichmann, Giuntina, Firenze 1995.
Stato di necessità e legittima difesa, Edizioni Cultura della Pace, San Domenico di Fiesole (Fi) 1997.
Saggi dall’esilio americano, Palomar, Bari 2003.
Amare, ieri. Appunti sulla storia della sensibilità, Bollati Boringhieri, Torino 2004.
Kafka. Pro e contro, Quodlibet, Macerata 2006.
L’odio è antiquato, Bollati Boringhieri, Torino 2006.
L’uomo è antiquato. Considerazioni sull’anima nell’epoca della seconda rivoluzione industriale vol. I, Bollati Boringhieri, Torino 2007.
Discesa all’Ade. Auschwitz e Breslavia, 1966, Bollati Boringhieri, Torino 2008.
La catacomba molussica, Lupetti, Milano 2008.
Le brevi biografie di questo numero della rivista sono tratte dai volumi, a cura di Pier Paolo Poggio, “L’Altronovecento. Comunismo eretico e pensiero critico”, Fondazione Luigi Micheletti – Jaca Book, Milano 2010 e 2011.