San Benedetto quale?

Ma San Benedetto Po nel Mantovano, naturalmente, dove si svolse e fu vinta una delle grandi battaglie antinucleari del Novecento.

Vele la pena ricordarla, a tanti anni di distanza, come segno della volontà di fermare in un breve scritto — e, chi sa, un giorno, in un archivio, in una documentazione permanente ? —  una delle pagine più interessanti delle lotte civili in Italia, quella contro la scelta sconsiderata di installare una centrale nucleare da 2000 MW nel territorio mantovano, a San Benedetto Po o a

Viadana. Una pur breve ricostruzione di tali eventi,che si sono estesi dal 1977 al 1986, serve a ricordare alle generazioni successive alla nostra che la lotta popolare, se condotta su ragioni giuste, porta alla vittoria anche contro forze preponderanti.

La battaglia del Mantovano, inoltre, rappresenta un interessante esempio di rapporti fra popolazione, istituzioni e partiti; nel caso specifico la protesta fu motivata da ragioni ecologiche, ma anche dalla difesa di interessi privati; alcune istituzioni, come la Provincia di Mantova, si e’ fatta interprete della contestazione ecologica, mentre la Regione Lombardia ha piuttosto sostenuto l’insediamento proposto dall’ENEL; il Partito Comunista Italiano e’ stato attraversato da diverse posizioni e ha subito lacerazioni fra i propri militanti.

Già tanti anni fa apparve chiara la necessità di un archivio storico sulle lotte ecologiche in Italia, che ancora manca, col pericolo che molto prezioso materiale vada disperso irrimediabilmente.

La battaglia di San Benedetto/Viadana si riallaccia a molti altri movimenti antinucleari in Italia: San PietroVernotico (battaglia contro l’impianto Coredif), Caorso, Carovigno e Avetrana, Termoli, Montalto di Castro, siti piemontesi di Po I e Po II.

La rievocazione delle battaglie antinucleari riveste particolare importanza in questo inizio del XXI secolo in cui, dietro la scusa del nuovo aumento del prezzo del petrolio, viene lanciata una nuova offensiva filonucleare negli Stati Uniti, in Italia, nel mondo.

Breve cronologia

Ottobre 1975. “Rapporto Rasmussen” (WASH-1400) sulla sicurezza nucleare

Ottobre1973, 1974. Prima crisi energetica mondiale.Aumento rapido del prezzo del petrolio

Dicembre 1975: Primo piano energetico nazionale, approvato dal CIPE il 23 dicembre 1975. E’ prevista una potenza nucleare installata di 7400 MW al 31-12-1982; e’ prevista la costruzione, nel 1983-1985, di 13-19 mila MW nucleari e nel 1986-1990 di altri 26-36 mila MW nucleare. Fra i possibili siti e’ indicata la “Lombardia orientale”. La localizzazione di una centrale nucleare sul Po sarebbe stata indicata da Angelini, allora direttore generale dell’ENEL.

1976: Manifesto contro il nucleare per iniziativa di Italia Nostra e WWF

12 Marzo 1976. Cremona. Convegno della Regione Lombardia con le Regioni bagnate dal Po per discutere il PEN e la proposta dell’ENEL di localizzare in Val Padana alcune nuove centrali

2 Ottobre 1976 dibattito nel Consiglio Comunale di San Benedetto Po.

Novembre 1976. La Regione Lombardia istituisce una Commissione di studio sulle centrali nucleari

13 Dicembre 1976. Si riunisce a San Benedetto Po il “Comitato per l’opposizione alle centrali termonucleari”, in collaborazione con Italia Nostra e il WWF

11 Febbraio 1977. Tavola rotonda indetta dal Comune di San Benedetto Po. Sindaco Franco Bertellini; consiglieri regionali R. Thurmer, G. Salvini e Scevarolli; Gianluigi Ceruti di Italia Nostra; ing. R. Murmora.

4-5 Marzo 1977. Convegno della Regione Lombardia a Bruzzano

15 Marzo 1977. Ultimatum del Ministro dell’industria Donat Cattin alle Regioni perche’ indichino i siti delle centrali nucleari (il Mantovano – Torre d’Oglio/Viadana o San Benedetto Po – oppure il Pavese – Sartirana di Lomellina o Monticelli Pavese nel quale ultimo luogo la popolazione

sarebbe stata favorevole)

22 Marzo 1977. Mantova. Dibattito organizzato dal Giorno. “Documento della Regione Lombardia” su una centrale nucleare in Lombardia

24 Marzo 1977. Documento di un consiglio di zona di Viadana

11 Aprile 1977. San Benedetto Po. Mostra in piazza della “Cooperativa culturale proletaria” di Suzzara

16 Aprile 1977: Nebbia a San Benedetto Po per la prima manifestazione pubblica contro la centrale nucleare, su invito di Italia Nostra.

Dicembre 1976 – aprile 1977: Camera dei Deputati: Commissione industria. Prima inchiesta sul nucleare

Giugno 1977. Richiesta di parere della Regione Lombardia all’Istituto Superiore di Sanita’ (parere espresso il 15 gennaio 1978)

Novembre 1977: Secondo piano energetico nazionale

18 Marzo 1978. Viadana. Convegno; “Quale sara’ il futuro del Po ?”. Relazione arch. Mercandino sulle centrali

20 maggio 1978. San Benedetto Po: convegno sui rifiuti delle porcilaie, con Camerlenghi, Castelli e Ganapini. Bettini interviene contro le centrali nucleari (Atti pubblicati da Lucio Bellentani di San Benedetto Po)

26 Novembre 1978. Manifestazione popolare contro la centrale a San Matteo delle Chiaviche

28 marzo 1979: Catastrofe al reattore di Three Mile Island in Pennsylvania,negli Stati Uniti

Settembre 1979: Pubblicazione da parte dell’ENEA della “carta dei siti” “adatti” all’insediamento di centrali nucleari

Settembre-dicembre 1979. Commissione sulla sicurezza nucleare

Gennaio 1980. Venezia. Conferenza sulla sicurezza nucleare

Revisione del “rapporto Rasmussen”: nuove norme piu’ rigorose per l’insediamento delle centrali nucleari. Zona di emergenza estesa a 10 miglia (sedici kilometri)

21 Ottobre 1981. Il Comune di Bozzolo dice mezzo si al nucleare

23 Novembre 1981. La Giunta Regionale della Lombardia interroga i Comuni di Viadana, San Benedetto, Bozzolo

23 Dicembre 1981. Delibera del Comune di Viadana che non vuole essere coinvolto

20 Gennaio 1982: Stessa risposta del Comune di Bozzolo

23 Dicembre 1981. Stessa risposta di San Benedetto Po

30 Aprile 1982. ENEA/DISP. Le aree di Viadana e San Benedetto “risultano rispondenti ai criteri richiesti ai fini della suscettibilita’ all’insediamento di centrali elettronucleari”

22 Gennaio 1982; Incontro sul nucleare a Casalmaggiore (Nebbia)

Maggio-giugno 1982. L’ipotesi di un insediamento nucleare a Bozzolo cade definitivamente

1982: un Istituto scientifico sperimentale ISS aveva denunciato “la carenza delle indispensabili indagini” geologiche, meteorologiche e demografiche

3 Giugno 1982. Ordine del giorno della Regione Lombardia con allegata relazione sulla centrale nucleare in Lombardia

5 Giugno 1982. Il Consiglio Regionale Lombardia dice si al nucleare

10 Gennaio 1983. Legge 8 sul pagamento dei Comuni che accettano centrali nucleari e termoelettriche

22 Febbraio 1983. Delibera CIPE per centrale in Lombardia da 2000 MW. L’ENEL consegna alla Regione e all’ENEA/DISP il rapporto sulle indagini svolte nelle due aree

Giugno 1983. Ricorso al TAR dei Comuni di San Benedetto, Viadana e Avetrana (Puglia)

Agosto 1983. Cominciano i sondaggi a Viadana

2 Ottobre 1983. Marcia su Viadana

4 ottobre 1983. Manifestazioni antinucleari e scontri con la Polizia a San Benedetto e Viadana

22 Ottobre 1983: arrestati alcuni antinucleari che occupavano dei fondi a Bellaguarda (Bergamaschi e altri)

23 Ottobre 1983: Scarcerati gli antinucleari di Viadana

22 Ottobre 1983: il Comune di Marcaria chiede di essere compreso fra le zone in cui si fanno i sondaggi

13 Novembre 1983. Sondaggi ENEL a Schivenoglia

Novembre 1983. Sondaggi ENEL

Commissione tecnico-scientifica (CTS) della Amministrazioneprovinciale di Mantova. Nomina e insediamento: 19 settembre 1983; riunione 6 novembre 1983

11 Gennaio 1984. Terzo incontro ENEL e coordinamento antinucleare

17 gennaio 1984: Fiaccolata antinucleare a Viadana

Cominciano richieste di referendum

4 febbraio 1984. “Manifesto” di 18 professori dell’Universita’ di Parma contro il nucleare.

CTS riunioni: 18 gennaio 1984: Incontro CTS con Comitato coordinamento; sala consiliare Viadana; 19 gennaio sopralluoghi San Benedetto e Viadana; 14 marzo 1984 (sera iniziativa a Dosolo); 19 aprile (Milano)(non sono andato)

1 Aprile 1984. I Parlamentari mantovani a Viadana

CTS riunioni: 8 maggio 1984 a Mantova (non sono andato); 24 maggio (riunione “aperta” al pubblico); 18 giugno: Incontro CTS con ENEA/DISP. La DISP emette un comunicato tendente a “smentire” quanto scritto dal CTS

28 Giugno 1984: L’ENEA respinge le conclusioni del CTS

CTS riunioni: 10 luglio a Milano (sera a Viadana); 10 settembre (non sono andato); 10 ottobre (presentazione documento a San Benedetto Po)

15 Ottobre 1984. Nebbia incontro a San Benedetto Po

25 Novembre 1984: Referendum sul nucleare a Viadana (91 % NO)

CTS riunione: 15 febbraio 1985 Milano (non andato)

Febbraio 1985: L’ENEL consegna i risultati delle indagini territoriali sui siti di Viadana e San Benedetto Po

23 febbraio 1985: Conferenza Enti/ENEA al Teatro del Bibiena a Mantova

10 Marzo 1985: Referendum a San Benedetto Po (4876 NO, 549 SI)

[10 Marzo 1985: Referendum a Muggia contro la centrale a carbone]

27 Marzo 1985. Conferenza di Villa a Cesole

28 Marzo 1985. Conferenza di Bettini a Campitello

2 Aprile 1985; Referendum a Marcaria (93,42 % NO)

12 Maggio 1985: Referendum a Pegognaga

16 Giugno 1985. Dibattito a Dosolo (Facchini, De Santis, Mattioli)

29 giugno 1985. Festa dell’Unita’ a Mantova

Luglio 1985. Viene rivelato che esiste una installazione militare fra Mantova e San Benedetto Po. La DISP ammette che tale presenza avrebbe portato un giudizio di non idoneita’ del sito.

CTS: riunione 27 settembre 1985 a Mantova

Novembre 1985. La DISP smentisce l’esistenza di una faglia vicino a San Benedetto Po

CTS. 13 dicembre 1985 riunione a Milano (non sono andato); 31 gennaio 1986: riunione a Mantova: parere sul documento ENEA/DISP

26 Aprile 1986: catastrofe al reattore nucleare di Chernobyl in Ucraina: inizio della fine del nucleare in Italia e anche della proposta di insediamento nel Mantovano.

CTS: riunione a Mantova: 10 maggio 1986: riunione a Mantova (pomeriggio a Pegognaga).

10 maggio sera: sera fiaccolata con comizio (Bettini e Nebbia) in piazza.

17 novembre 1986: CTS: riunione a Milano; 9 gennaio 1987 altra riunione a Milano

3 Giugno 1986: La Camera approva una mozione che impegna il governo a non assumere iniziative in attesa della conferenza nazionale sull’energia

Luglio 1986; durante il congresso della Lega Ambiente a Perugia i sindaci di Viadana e San Benedetto Po annunciano la sospensione delle procedure per la costruzione della centrale nucleare in una delle due localita’

28 Ottobre 1986. Occupazione di fondi a Bellaguarda contro i sondaggi dell’ENEL

Fine ottobre 1986. L’ENEL non abbandona la pressione e si tiene a Roma un incontro fra il sindaco di Viadana Antonio Federici, il sottosegretario all’industria Santuz e i rappresentanti dell’ENEL e dell’ENEA. Era in corso una occupazione dei fondi Camerlenga e Bisella di Bellaguarda in cui erano le trivelle dell’ENEL erano state installate come “provocazione”

31 ottobre 1986. Il sottosegretario Santuz comunica la sospensione provvisoria dei lavori in attesa di “una stagione meteorologica piu’ favorevole”.

13 Novembre 1986. Interrogazione alla Camera dei deputati Benevelli e Gradi che chiede la sospensione delle ricerche e prospezioni.

17 Novembre 1986: Consiglio comunale a Mantova

21 Novembre 1986. Consiglio Regionale della Lombardia. Il presidente Guzzetti denuncia l'”atteggiamento strafottente dell’ENEL”. DP e Verdi chiedono di “cancellare” Viadana.

Novembre 1986. Costituzione di una Commissione nazionale sull’energia

24-27 Febbraio 1987: Conferenza di Roma sull’energia

8 Novembre 1987: Referendum nazionale sul nucleare e fine del nucleare

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