Nel mio percorso esistenziale non potevo a un certo punto non incontrare Giovanna Ricoveri, una grande fortuna per me, come lo furono altri incontri cui devo molto.
Probabilmente fu Giorgio Nebbia, con cui già collaboravo da alcuni anni, a suggerirmi di scrivere un breve saggio per la rivista di Giovanna, “Capitalismo Natura Socialismo”, Le radici verdi del sindacato italiano, pubblicato nel numero 11 dell’agosto 1994, trent’anni fa. La sintonia con questa straordinaria donna intellettuale e militante fu immediata, naturale: come lei, anch’io venivo da oltre venti anni di impegno nel sindacato, nel mio caso nei settori industriali della Cgil di Brescia, dove, occupandomi della ricca eredità del “modello operaio” di intervento sull’ambiente di lavoro, avevo maturato una propensione ad approfondire i temi della crisi ecologica in particolare del rapporto tra industria e ambiente, tra tecnica e natura.
Da allora il dialogo a distanza è sempre continuato, con momenti piacevoli in cui ci siamo ritrovati per convegni, iniziative, e in ultimo, tristemente, per i funerali dell’amato Giorgio Nebbia.
In questo dossier a lei dedicato ci sta a cuore sottolineare l’essenziale del suo insegnamento ancora oggi di grande attualità. Se la crisi ecologica trae origine da un sistema economico, il capitalismo, intrinsecamente orientato a sfruttare l’uomo e la natura, la questione ecologica e la questione sociale sonno intrinsecamente legate, devono camminare di pari passo. Sembra questa una banalità, ma non lo è, se si devono leggere oggi posizioni del “nuovo ecologismo” che si autodefinisce radicale, spesso in realtà accademico, che liquidano il movimento operaio come costituzionalmente votato al disprezzo dell’ambiente. Certo, il movimento sindacale da tempo non se la passa bene, anche se qualche segnale di ripresa si sta manifestando proprio in questi ultimi tempi.
Tuttavia, come Giovanna instancabilmente ci ha ricordato, senza un maturo conflitto sociale in cui i lavoratori tornano ad essere protagonisti di una possibile alternativa capace di mettere di nuovo le briglie al capitalismo, anche la crisi ecologica non potrà trovare soluzione.
Di questo insegnamento saremo sempre grati a Giovanna Ricoveri.