Ambiente Tecnica Società. Rivista digitale fondata da Giorgio Nebbia
Fondazione Luigi Micheletti

Centro di storia dell’ambiente

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Il Centro di Storia dell’Ambiente promosso dalla Fondazione Luigi Micheletti è sorto sulla base di alcune semplici considerazioni:

  1. la questione ambientale ha assunto nel corso del Novecento, e particolarmente negli ultimi decenni, una importanza crescente, sia su scala locale che planetaria;
  2. essa è destinata ad assumere un rilievo ed una incidenza ancora maggiori, quali che siano le scelte che verranno adottate;
  3. il processo di industrializzazione ha avuto ed ha un ruolo determinante nel configurare la dimensione attuale della questione ambientale;
  4. la storia del rapporto industria-ambiente, ovvero tecnica-natura, è ad un tempo di innegabile significato quanto poco praticata, particolarmente per l’età contemporanea.

Tali considerazioni giustificano, a nostro avviso, un progetto di lungo periodo, un’attività continuativa di documentazione e ricerca destinata a diventare uno degli assi portanti del nostro istituto che riteniamo abbia i requisiti necessari per affrontare un campo di studi in buona misura inedito.

Per quanto riguarda la documentazione, le credenziali derivano dall’averla costantemente privilegiata, rispetto alla pur necessaria attività di promozione culturale, raccogliendo e sistematizzando una pluralità di fonti: archivistiche, bibliografiche, fotografiche, cinematografiche, ecc., sino a costituire un’autentica mediateca sul Novecento. In questo ambito un nucleo di particolare rilievo è costituito dai censimenti di archeologia industriale, incluse macchine e processi produttivi. A titolo indicativo segnaliamo che l’emeroteca della Fondazione raccoglie più di 9.000 testate, con una consistente presenza di collezioni di riviste tecnico-scientifiche. Le schede sul patrimonio storico-industriale (edifici e macchine) compongono una banca dati con molte migliaia di items.

Alla storia dell’ambiente in età contemporanea la Fondazione Luigi Micheletti ha cominciato a dedicare attenzione dagli inizi degli anni Novanta con una serie di seminari di taglio interdisciplinare e impostando le prime ricerche. Ricordiamo in particolare quella sull’Acna di Cengio (SV), i cui risultati sono stati parzialmente pubblicati nel volume Una storia ad alto rischio. L’Acna e la Valle Bormida, EGA, Torino, 1996; la storia, in corso di completamento, dello stabilimento Caffaro di Brescia; la prima fase del censimento delle industrie storiche italiane ad alto impatto ambientale – con finanziamento Murst, L. 113/91.

Sul piano didattico, oltre che con iniziative di carattere locale, la questione ambientale è stata affrontata con il concorso nazionale La nuova “città del sole”, dedicato a prodotti multimediali di ogni ordine di scuola, giunto alla III edizione e promosso in collaborazione con il Museo dell’Industria e del Lavoro “Eugenio Battisti”, l’Associazione Internazionale per lo Studio delle Utopie (AISU), la Società Italiana per il Progresso delle Scienze (SIPS), l’Ente Nazionale Energie Alternative (E.N.E.A.)- Progetto Internet Scuola.

Il Centro di storia dell’ambiente, considerata la mole del patrimonio documentario in corso di acquisizione, ha trovato ospitalità a pochissima distanza dalla Fondazione in uno stabile di proprietà dell’Amministrazione Provinciale di Brescia, lo storico palazzo Martinengo Colleoni di Pianezza, tramite apposita convenzione con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione, mentre anche il Comune, attraverso l’Assessorato all’Ecologia, ha garantito il suo sostegno. Le scaffalature sinora approntate consentono la sistemazione di 35.000 volumi, oltre a quella di varie centinaia di faldoni d’archivio. Attualmente sono affluiti al Centro alcuni fondi minori, tra cui molto interessante quello del dott. Cottinelli, pretore a Brescia negli anni ’70, nonché due fondi di notevole rilievo: quello dell’ex ATB (grande azienda siderurgica e meccanica bresciana) con una notevolissima collezione di riviste tecniche risalenti agli inizi del secolo; il fondo Laura Conti con una biblioteca di circa 6.000 volumi e alcune decine di faldoni d’archivio. Tra le acquisizioni in corso di definizione segnaliamo, su autorizzazione del titolare, l’importantissimo fondo bibliografico e archivistico di Giorgio Nebbia, che è stato anche il principale ispiratore e referente del nostro Centro di storia dell’ambiente.

Il prof. Nebbia è altresì direttore della rivista telematica “AltroNovecento. Ambiente-tecnica-società” che sarà disponibile in Internet dal novembre ’99, e che viene promossa dalla Fondazione Luigi Micheletti, assieme a Stoà, Internet Scuola e Quipo provider. La rivista darà conto tempestivamente delle attività del Centro, sia per quanto attiene la documentazione e le ricerche che per la divulgazione e la didattica. Tra i programmi immediati segnaliamo le operazioni di ordinamento del fondo Laura Conti e l’organizzazione di un seminario di studi, finalizzato a metterne in luce l’apporto per quel che riguarda la questione ambientale ma anche l’attività in campo politico  nello studio del periodo della Resistenza e della II guerra mondiale, in perfetta sintonia con le tematiche che caratterizzano la Fondazione nel panorama degli istituti italiani di cultura.

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