Luigi Di Pasquale, Marcello Zane, Fatto a Brescia. Marchi e prodotti che hanno reso grande l’industria bresciana, pp. 71, euro 25, libere edizioni Fondazione Luigi Micheletti, Brescia, 2013.
Con la sua ormai lunga tradizione di attività culturali e di ricerca e con il progetto in via di completamento dell’importante Museo italiano dell’industria e del lavoro la Fondazione Micheletti si segnala come una punta di diamante nel panorama italiano ed europeo su questi temi. Fra i suoi tanti meriti c’è quello di tenere insieme in maniera originale le dimensioni tecnico-progettuale, produttiva e distributivo-promozionale della sfera industriale. Ne è conferma questa brillante e ben documentata carrellata attraverso un secolo di marchi dell’industria bresciana. Si apre con le posaterie inossidabili Gnutti e si chiude con Berlucchi e “le bollicine del Franciacorta”. In mezzo ci sono i prodotti farmaceutici e cosmetici della Bertelli, la “modernità dentro la casa” dell’Ideal Standard, le “quattro ruote bresciane” della OM, le armi Breda e Beretta.
Tra le innumerevoli suggestioni che questo bel libro induce tre spiccano con particolare forza. La prima è quanto il panorama industriale bresciano si presti a indagini comparative e transnazionali. Basti pensare sia a un modello di sviluppo locale che ricorda il Philip Scranton di Endless Novelty e delle produzioni distrettuali, di nicchia e di piccola serie; sia alla tante storie qui narrate intessute di rapporti con l’estero e con l’emergente modernità statunitense. La seconda è la questione, oggi tanto dibattuta nella storiografia internazionale, dei marchi. La terza è la questione della pubblicità e dell’immagine d’impresa, ancora purtroppo così poco frequentate dalla nostra storiografia.