Pubblicato sul sito www.ilb2b.it della Fiera di Milano il 3 gennaio 2010.
Il 2011 è stato proclamato, dalle Nazioni Unite, Anno Internazionale della Chimica. Spesso considerata nemica dell’ambiente, di fatto la chimica è fondamentale per la nostra comprensione del mondo e dell’universo e in particolare per la preservazione delle risorse naturali. Per celebrare questo evento le redazioni di “www.ilb2b.it” e di “Energie & Ambiente Oggi” dedicano agli elementi della Tavola Periodica una speciale iniziativa: ogni settimana, sul canale “Energie e Ambiente”, scopriremo la storia di un elemento della famosa Tabella disegnata nel 1868 da Dmitrij Mendeleev (1834-1907).
Sono oltre 100 gli elementi abitanti nella tavola periodica, diversissimi ma tutti essenziali, dall’abbondante ossigeno ai gas nobili, a quelli delle ultime caselle, dopo l’uranio, alcuni dei quali hanno già un nome mentre altri, dal numero 111 in poi, vengono indicati con una parola che è l’abbreviazione delle iniziali latine del rispettivo numero, un-un-bi-um, come dire uno-uno-due per l’elemento 112, un-un-quad-ium per l’elemento 114, un po’ complicato, in attesa di un nome più semplice.
Le brevi schede che saranno pubblicate si propongono principalmente di parlare delle persone, chimici, inventori, operai, che sono stati e sono coinvolti nella estrazione, preparazione e nell’uso degli elementi chimici.
Ho sempre immaginato gli elementi come persone, a dire la verità tutti maschi, una congrega un po’ androgina, che abitano entro “case” che saranno quindi caratterizzate dal nome della strada e da un numero. Staranno quindi in “Via degli alcalinoterrosi”, i soliti berillio-magnesio-calcio-stronzio-bario-radio, secondo la litania che si recita al primo anno di chimica; “Viale dei Lantanidi” è abitato da 14 elementi, eccetera. Il numero civico è quello della posizione nella Tabella di Mendeleev. Alcune case sono sovraffollate di fratelli, gli isotopi, tutti uguali, ma anche diversi per un certo verso, tanto che alla fine il quartiere ha oltre un migliaio di abitanti. Chiedo scusa per lo scherzo, dovuto, però, all’affetto di un vecchio chimico per chi lo ha accompagnato per tutta la vita, ancor prima che aprisse il primo libro di chimica del liceo.