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Dai documenti al territorio: un progetto al Parco nazionale dello Stelvio

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Il riordino e l’inventariazione dell’Archivio Storico del Parco Nazionale dello Stelvio, realizzati dagli archivisti Marco Lanzini e Giovanni Pietrangeli all’interno di un progetto svolto in collaborazione con il Centro Studi sul Territorio “Lelio Pagani” dell’Università degli studi di Bergamo, deriva dall’obiettivo di realizzare con rigore scientifico e con la migliore qualità operativa quello che possiamo considerare un importante progetto organico condotto sull’archivio di un parco nazionale italiano.

La documentazione inedita che compone l’archivio storico del Parco fornisce molti riferimenti utili a ripercorrere la sua complessa storia istituzionale e a leggere le trasformazioni occorse. Quello dello Stelvio è un territorio dalle peculiari caratteristiche ambientali e paesaggistiche, di cui l’archivio fornisce riferimenti interessanti sull’evoluzione delle attività economiche e turistiche, sul ruolo assunto a livello italiano e internazionale dagli enti e dai movimenti di difesa ambientale, e sulle molteplici branche delle scienze naturali che hanno visto il Parco come terreno di studio e analisi. Una volta conclusi l’ordinamento e l’inventariazione della sezione storica, il Parco ha effettuato la descrizione dell’ampia sezione di deposito relativa al periodo 1979 – 2016 e l’inventariazione e digitalizzazione dell’interessante fondo iconografico, che contiene diverse decine di pellicole cinematografiche di vario formato e circa 7000 diapositive.

Per quest’ultima attività relativa ai documenti iconografici, la collaborazione è stata svolta messa in atto con gli studenti dell’Istituto Superiore Alberti di Bormio all’interno di un progetto di alternanza scuola-lavoro, ora definito Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, e ha permesso a giovani studenti di cimentarsi con una disciplina, l’archivistica, che richiede impegno e rigore, ma che permette la restituzione di un patrimonio documentale e quindi culturale e di saperi al Parco stesso, al territorio, e alla comunità scientifica italiana e internazionale.

Per la sua rilevanza storica e culturale, e per le sue molte potenzialità utili a comprendere i cambiamenti avvenuti nel corso del XX secolo in un contesto ambientale di particolare pregio posto al centro delle Alpi, con questo progetto il Parco adempie pienamente ai suoi compiti di tutela e valorizzazione. Ciò è stato possibile grazie al supporto e alla migliore collaborazione istituzionale che la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia ha garantito sin dall’avvio del progetto e al suo compimento da parte del Ministero della Cultura, con la pubblicazione dell’inventario dell’archivio del Parco all’interno della collana promossa dalla sua Direzione generale Archivi.

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